23 Ottobre 2019
Studenti bolognesi in visita al Presidio di Memoria delle Ogr in Assemblea legislativa
“In questo luogo abbiamo salvato parte della storia democratica e operaia di Bologna, ne siamo felici e ora, a voi studenti, il compito di tenere alta la memoria della nostra comunità, di studiare e di ricordarci sempre il valore del lavoro, prima di tutto come dignità della persona umana, di come siano importanti la prevenzione e la medicina del lavoro: non si deve morite di lavoro. E come mai si debbano mettere in conflitto il diritto alla salute e quello al posto di lavoro”.
Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna, ha così salutato gli studenti della Scuola Media De Andrè di Bologna che, accompagnati dai loro docenti, da Nadia Brandalesi e Guseppe Parenti di ArteCittà, e dai rappresentanti di AFEVA (l’Associazione dei malati e delle vittime dell’amianto) e di ArteCittà, che questa mattina hanno visito il “Presidio di Memoria-La storia delle OGR in Assemblea legislativa”. Si tratta dello spazio espositivo che il Parlamento regionale e Ferrovie italiane hanno allestito in viale Aldo Moro per conservare il patrimonio storiche delle Officine Grandi Riparazioni di Bologna e squarciare il velo di silenzio sulla tragedia dell’amianto. Incuriositi ed emozionati, i giovani studenti hanno guardato attrezzi, immagini d’epoca, il sapone “fatto in casa” dai ferrovieri, i grandi fregi delle FS che ornavano i treni, le luci che i ferrovieri usavano per segnalare i guasti sui binari. Storia e gloria della classe operaia del tempo che fu, la cui solidarietà vive tuttora nell’impegno a tenere viva la memoria. E ricordare i propri morti. “Ringraziamo la Presidente Saliera che ha letteralmente salvato il patrimonio storico dei lavoratori delle Ogr, dimostrando come ci si deve comportare quando si ricopre un’importante carica pubblica: dopo tante delusioni ci ha riavvicinato alle istituzioni”, ha ribadito Andrea Caselli, segretario di AFEVA, rivolto agli studenti. "E' giusto che i nostri ragazzi abbiamo luoghi in cui studiare queste pagine della storia italiana e bolognese: il Presidio di Memoria è un dono per tutta la città".