9 Settembre 2018
Achille Ardigò, dieci anni dopo
"Achille Ardigò ha rappresentato un valore per la nostra società democratica, un uomo di grande livello e umanità che ha saputo, anticipando tematiche e problemi molto attuali, sottolineare l’importanza dell’indipendenza della politica dall’economia e, soprattutto, rimettere al centro la dignità della persona umana, sottraendola alle strette regole del mercato.
Ricordandoci così che i diritti dei deboli non devono mai diventare diritti deboli. La vita di una persona non può mai valere meno di un barile di petrolio’: sono parole sue che l’illustre accademico volle che venissero lette dai famigliari al termine del suo funerale. Sono un testamento morale e politico che per tutti noi, Istituzioni in primo luogo, rappresentano un impegno per il presente e per il futuro". Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, ricorda così, nel primo decennale della morte, il Professor Achille Ardigò, sociologo e politico che ha segnato, insieme a Guido Fanti e Luigi Pedrazzi, una gran parte della storia della Bologna del secondo dopoguerra. "Cresciuto alla lezione del cristianesimo democratico di Giuseppe Dossetti e aperto al confronto dialettico con la parte più avanzata del pensiero comunista, Ardigò ha sempre saputo analizzare la società mettendo al centro la persona umana, i suoi bisogni e i suoi diritti", spiega Saliera nel messaggio inviato agli organizzatori della giornata di studi su “2008-2018: Achille Ardigò a dieci anni dalla scomparsa”, che si terrà domani nella Sala Tassinari del Comune di Bologna, per ricordare la figura del professor Ardigò.