12 Aprile 2018
In ricordo del Senatore Roberto Ruffilli
"L’omicidio del Professor Ruffilli non fu solo un criminale e afferrato assassinio da parte del brigastismo rosso, ma rappresentò un ulteriore tassello di quell’attacco allo Stato da parte di soggetti criminali che, come nei casi del Presidente Moro e, in tempi più recenti del professor Marco Biagi, sceglievano le loro vittime tra quelle personalità (della politica, dell’Università, del mondo del lavoro e delle imprese, del giornalismo) che operavano per una riforma della nostra democrazia.
Per la costruzione di un’Italia più giusta, con meno malessere sociale e con una vita comunitaria più efficace e rispettosa dei diritti e doveri dei cittadini". Così, in una messaggio inviato al Professor Fabio Giusberti, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Bologna, Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, ricorda il Senatore democristiano assassinato, nell'aprile di 30 anni fa, dalle Brigate Rosse. Ruffilli sarà ricordato il 13 aprile prossimo nel corso di un convegno organizzato proprio dall'Università di Bologna che si terrà a Palazzo Hercolani in Strada Maggiore, 45. "Il Senatore della Dc Roberto Ruffilli operava in questo senso: il Suo contributo alla Commissione Bozzi (il primo serio tentativo di riforma del nostro Stato) – nella quale collaborò con altri autorevoli docenti bolognesi come gli allora parlamentari comunisti e della Sinistra indipendente Augusto Barbera e Gianfranco Pasquino e il Senatore della Dc Beniamino Andreatta – era non a caso quello di valorizzare la figura del “cittadino come arbitro” e al contempo favorire “la cultura della coalizione”. Oggi, a 30 anni di distanza dal Suo barbaro omicidio, rimane il ricordo di una persona onesta, che credeva nelle sue idee e nel suo partito. E - scrive Saliera - il cui pensiero resta preziosa fonte per tutti coloro che credono nella capacità della democrazia di autoriformarsi".