17 Marzo 2018
80 anni dall'orrore delle leggi razziali, martedì taglio del nastro della mostra "1938-La mostra"
Bologna ricorda il tragico anniversario delle leggi razziali. Martedì prossimo, alle ore 14, Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna, e Marilena Pillati, Vicesindaco del Comune di Bologna, e Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica di Bologna, inaugureranno la mostra “1938 – La storia”, dedicata agli 80 anni delle leggi razziali. L’appuntamento è nei locali dell’Istituto Tecnico-Commerciale delle scuole Rosa Luxemburg, in via della Volta, nel capoluogo emiliano.
“Le leggi razziali furono la pagina più nefasta della Storia patria per le tragiche conseguenze che quel provvedimento portò in quella parte della popolazione italiana di religione ebraica”, spiega Saliera che ricorda come “il reato della controfirma delle leggi razziali è di quelli che non vanno in prescrizione: non possiamo dimenticare che, tra le tante nefandezze che caratterizzarono i suoi 46 anni di regno, Vittorio Emanuele III scelse di legare il proprio nome all’infamia delle Leggi Razziali del 1938 che l’allora Re firmò senza tentennamenti e senza obiezioni”. “1938 La storia” è una mostra itinerante realizzata a cura di Marcello Pezzetti e Sara Berger per la Fondazione Museo della Shoah in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, con l’obiettivo di contrastare e prevenire fenomeni discriminatori, in occasione dell’80° anniversario della promulgazione delle Leggi Razziali in Italia. Il percorso espositivo è formato da 37 pannelli roll-up autoportanti, in materiale PVC e di dimensioni 100x200cm. La mostra sarà esposta, fino al 31 maggio 2018, in sei scuole d’Italia che interesseranno diverse zone geografiche. In Emilia Romagna l'unica tappa del periodo sarà a Bologna dal 20 al 28 marzo presso la scuola dove insegno, ITC Rosa Luxemburg. Si tratta di uno sguardo particolare su uno dei periodi più bui della storia d’Italia (1938- 1943), quello in cui il governo di un paese che si considerava “civile” ha violentemente calpestato i diritti di una parte dei suoi cittadini. Tutte le persone di origini ebraica, considerate inferiore dal punto di vista “biologico”, vennero infatti escluse da ogni ambito della società nazionale. Questo tragico capitolo di storia viene ricordato attraverso fotografie, manifesti, documenti, giornali, in gran parte inediti e originali, relativi all’intera realtà nazionale, provenienti da numerosi archivi e collezioni private. L’esposizione si avvale del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni, dell’Attività Culturali e del Turismo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca, della Regione Lazio, di Roma Capitale, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e della Comunità Ebraica di Roma. Organizzazione generale: C.O.R. Creare Organizzare. La mostra sarà visitabile dal 20 al 28 marzo 2018 negli orari di apertura della scuola. Per visite guidate contattare la prof.ssa Lorena Mussini, sezione didattica Istituto per la storia e le memorie del Novecento Parri.