1 Febbraio 2018
I cento anni dell'Associazione Nazionale Mutilati di Guerra
Associazione Mutilati di Guerra in festa per celebrare il primo centenario del "Manifesto al Paese".
Nei locali dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro 50, sabato 3 febbraio prossimo, a partire dalle ore 9,30, si terrà il convegno "1917/2017 - 1918/2018. Celebrazione centenari della nascita e costituzione dell'Anmig" dedicato, appunto, ai cento anni del "Manifesto al Paese". Nel 1918, infatti, a un anno esatto dalla nascita dell'Associazione Mutilati di Guerra e al termine della Grande Guerra veniva pubblicato il manifesto degli ex combattenti rivolto alla nazione italiana alle prese con il primo dopoguerra: riconversione da industria di guerra e industria di pace, reinserimento lavorativo e sociale degli ex militari, ricostruzione delle zone martoriate, impegno a risolvere le diseguaglianze sociali che la guerra aveva acutizzato, ma che erano già ben presenti nella società italiana. La giornata del 3 febbraio prevede, dopo il messaggio di saluto della Presidente dell'dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna Simonetta Saliera, gli interventi di Giorgio Pancaldi, Presidente Comitato centrale e Anmig di Ferrara, Mariella Poli, Presidente regionale Anmig, Claudio Betti, Presidente nazionale Anmig. "Per l'Assemblea legislativa regionale è motivo di soddisfazione ospitare un appuntamento che vuole coniugare il momento della celebrazione storica a quello della riflessione", spiega Saliera. Plauso all'iniziativa del Parlamento di viale Aldo Moro arriva dall'Anmig nazionale che, nel numero di dicembre del "Notiziario", la pubblicazione mensile dell'Associazione, loda viale Aldo Moro, definendo quello che si terrà in Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna "l'avvenimento più importante del prossimo anno per l'Anmig: la Regione Emilia-Romagna - si legge infatti nel "Notiziario" - è la prima in Italia a fare proprio il significato del centenario della nostra Associazione che, dal 1917, con il suo operare ha certamente ampiamente contribuito nel dare all'Italia maggiore democrazia e libertà, rafforzando le istituzioni repubblicane e sconfiggendo il terrorismo politico".