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23 Gennaio 2018

Giornata della Memoria 2018, no all'indifferenza

Cosa è la Shoah?

Cosa hanno rappresentato nella storia italiana le Leggi razziali volute dal fascismo e promulgate dal Re d’Italia Vittorio Emanuele III nel 1938? Cosa sanno i ragazzi di oggi di queste due drammatiche pagine della storia mondiale? Per provare a dare risposta a questi e altri interrogativi, a 80 anni dalle leggi razziali e in occasione della Giornata della Memoria 2018 l’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna ospita la mostra “Il rumore del vuoto”. Si tratta di una mostra fotografica realizzata dagli studenti del Liceo Laura Bassi sotto la direzione delle professoresse Luchita Quario e Maria Giovanna Bertani all’interno del progetto conCittadini dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna. Il taglio del nastro è avvenuto questa mattina nella sede del Parlamento di viale Aldo Moro alla presenza di oltre duecento studenti e diverse autorità: la Presidente dell’Assemblea legislativa e padrona di casa Simonetta Saliera, la vicesindaco di Bologna Marilena Pillati, monsignor Stefano Ottani in rappresentanza della Curia di Bologna, Alberto Sermoneta, Rabbino capo di Bologna, e Luca Alessandrini, Direttore dell'Istituto Storico Parri di Bologna. “I 12 pannelli della mostra raccontano una delle pagine peggiori della nostra storia: quella delle persecuzioni razziali. Abbiamo deciso di farlo con il volto di Lucia, ragazza espulsa da scuola e poi morta nei lager a 28 anni, dei professori licenziati perché di religione ebraica, delle sorelle Senigallia cacciate da scuola o di Susanna e Franca che a scuola poterono rimanere perché di madre cattolica”, spiega Saliera che sottolinea come “Oggi come ieri, è importante ricordare e fare memoria, specialmente per le giovani generazioni ormai orfane di testimoni diretti di quella tragedia che ha insanguinato il mondo. Consapevoli del pericolo che l’umanità potrebbe correre se prevalesse di nuovo l’indifferenza e non si ricordasse il testamento dei 100.000 giovani morti nelle battaglie partigiane, dei tanti impiccati, dei tanti deportati nei campi di concentramento come disse Piero Calamandrei, a Milano nel 1955, rivolgendosi agli studenti con il suo “Discorso sulla Costituzione”. Dal canto suo il Rabbino Sermoneta ha ricordato come "dobbiamo combattere il razzismo e le discriminazioni e per fare questo estirpare quel male che si chiama indifferenza: se nel 1938 gli italiani non fossero stati indifferenti si sarebbero potuti liberare alle leggi razziali". Concetti analoghi a quelli espressi da Monsignor Ottani che ha esordito il suo intervento ringraziando l'Assemblea legislativa regionale e la Presidente Saliera per il loro lavoro: "Quello che abbiamo fatto qui è - spiega il sacerdote - motivo di speranza per il futuro: dobbiamo batterci contro ogni forma di discriminazione". Di "mostra straordinaria" ha invece parlato Alessandrini. "La memoria - sottolinea - non è una scatola vuota: è, come dimostra questa mostra, frutto di lavoro quotidiano, di passione, di impegno. Ricordiamoci sempre che quando ci sono segnali di antisemitismo è perché la democrazia è in crisi e quando la democrazia è in crisi c'è antisemitismo. All'inizio i fascismi sono normalità e rassicurazione, solo dopo svelano il loro volto violento". Parole di complimenti di buon lavoro sono state espresse dalla vicesindaco di Bologna Pillati che ha elogiato l'impegno degli studenti.

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25 Marzo 2023

Messaggio di auguri per 13 anni di vita della Camera del Lavoro-Cgil di Bologna

"In un'Italia, come era quella di fine '800, segnata da grandi ingiustizie sociali, da forme di sfruttamento e di violenza verso i lavoratori, la nascita della Camera del Lavoro di Bologna segnò uno dei primi passi per l'avvio di lotte sindacali e politiche per dare dignità e giustizia sociale alla parte meno potente della società. 

17 Marzo 2023

Cordoglio per la scomparsa di Domenico Cella

"La scomparsa di Domenico Cella lascia un vuoto profondo nella società bolognese: coerente con le sue idee cristiano-democratiche, Cella, anche nel delicato ruolo di Presidente dell'Istituto De Gasperi di Bologna, ha saputo dare un forte contributo al dialogo e al pensiero bolognese. Ai suoi famigliari e quanti hanno avuto l'onore di conoscerlo e lavorare con lui vanno le mie più sentite condoglianze"