Post

30 Novembre 2017

Arturo. Un Maestro in prima linea

Raccontare la Grande Guerra e il grande Maestro Toscanini da una prospettiva diversa.

Con questa idea l’Assemblea legislativa ha inaugurato oggi la mostra “Arturo, un maestro in prima linea” dedicata al direttore d’orchestra che negli anni della Prima Guerra Mondiale si distinse per il suo impegno e devozione alla patria. A tagliare il nastro, il vice presidente dell’Assemblea, Fabio Rainieri, con la consigliera Barbara Lori, entrambi di Parma, il presidente della Fondazione Toscanini, e Pino Agnetti che ha realizzato i 12 pannelli con un video che raccolgono le immagini di un Toscanini inedito. Un genio musicale, certo, ma anche patriota ed eroe civile. “Una persona che quando scoppiò la guerra, lasciò i suoi affetti e beni a New York, dove già dirigeva il Metropolitan, per tornare in Italia,” spiega Rainieri che, con la presidente Simonetta Saliera, ha voluto mettere in primo piano i valori di pace e lealtà che lo stesso Toscanini condivideva quando, ad esempio, si ostinava a suonare Bach, Mozart, Wagner -la musica austro-tedesca “del nemico”- che non poteva odiare. “La musica soprattutto era il suo motto,” ricorda il vice-presidente “e vogliamo che il suo messaggio passi anche alle scuole che verranno qui in visita”. “Anche quando entrò in guerra in prima linea, lo fece a suo modo,” continua Agnetti, “scendendo al fronte insieme alle truppe, tanto da ricevere una medaglia al valore, e finanziando un numero incredibile di concerti, fino ad indebitarsi”. I 12 pannelli sono realizzati con un materiale leggero e trasportabile proprio perché “l’auspicio”, come spiega Lori, “è che la mostra possa viaggiare portando con sé la storia di un personaggio e di un’Italia di cui siamo molto fieri”. La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 e fino al 20 gennaio prossimo al piano ammezzato dell’Assemblea (viale Aldo Moro 50).

Post

25 Marzo 2023

Messaggio di auguri per 13 anni di vita della Camera del Lavoro-Cgil di Bologna

"In un'Italia, come era quella di fine '800, segnata da grandi ingiustizie sociali, da forme di sfruttamento e di violenza verso i lavoratori, la nascita della Camera del Lavoro di Bologna segnò uno dei primi passi per l'avvio di lotte sindacali e politiche per dare dignità e giustizia sociale alla parte meno potente della società. 

17 Marzo 2023

Cordoglio per la scomparsa di Domenico Cella

"La scomparsa di Domenico Cella lascia un vuoto profondo nella società bolognese: coerente con le sue idee cristiano-democratiche, Cella, anche nel delicato ruolo di Presidente dell'Istituto De Gasperi di Bologna, ha saputo dare un forte contributo al dialogo e al pensiero bolognese. Ai suoi famigliari e quanti hanno avuto l'onore di conoscerlo e lavorare con lui vanno le mie più sentite condoglianze"