25 Settembre 2016
Il ricordo di Ronchidos, tra Ciampi e Berti Arnoaldi Veli
"Oggi ricordiamo anche un grande italiano, il Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, recentemente scomparso dopo una vita al servizio dello Stato.
E poi un abbraccio, sincero e di stima all’instancabile e insostituibile amico Francesco Berti Arnoaldi Veli. Il suo esempio di vita, la sua schiena sempre dritta, la sua dedizione ai valori della Repubblica ogni giorno ci ricordano da che parte bisogna stare nella fatica del vivere quotidiano, nell’essere coerenti con le proprie idee e le proprie radici. E che in quella storia è testimoniato l’apporto, determinante, dato dalle formazioni di Giustizia e Libertà e dal Partito d’Azione nella lotta di Liberazione e poi nella vittoria della scelta repubblicana e nella stesura della Costituzione italiana". Con queste parole, nel suo messaggio inviato alla cerimonia ufficiale che si è svolta questa mattina a Gaggio Montano, Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, ha voluto ricordare il 71° anniversario dell'Eccidio di Ronchidos, una delle più efferate stragi nazifascite che insanguinarono l'Appennino bolognese. "Questa - si legge nel messaggio inviato da Saliera a agli organizzatori della cerimonia odierna - è la storia di innocenti che furono assassinati dal tedesco invasore e dalle Brigate Nere. I mesi di dura Resistenza, di rastrellamenti, di paura e di sangue. Poi il sorgere del sole: la voce di Sandro Pertini, il futuro Presidente della Repubblica di cui quest’anno ricordiamo il 120° anniversario della nascita, che, a nome del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, chiama alla rivolta popolare i cittadini delle grandi città del Nord e il perentorio ordine agli invasori e ai loro complici italiani: “arrendersi o perire”. Il 25 aprile è il ritorno alla libertà e alla dignità. La strada per la nascita della nuova Italia, repubblicana e democratica, la Repubblica fondata sul lavoro che, temendo nuove derive autoritarie, ricorda a tutti che “il potere appartiene al popolo”, ma che tale potere viene “esercitato nei limiti previsti dalla Costituzione”. La Presidente dell'Assemblea legislativa regionale ha così voluto ricordare come "Con la scelta della Repubblica e con la Carta Costituzionale ci riscattammo dalla codardia di una dinastia reale, quella sabauda, che prima, proprio cento anni fa, aveva trascinato il Paese “nell’inutile strage” della Prima Guerra Mondiale e che poi aveva consegnato l’Italia al fascismo, con tutte le conseguenze che ben conosciamo. La Resistenza fu il riscatto di tutto questo. Una Repubblica scelta dal voto libero del popolo italiano. Se l’Italia non ha vissuto un dopoguerra lacerante come la Grecia, se non fu smembrata come la Germania, se non subì governi militari di occupazione come il Giappone, se ha potuto scegliersi lo Stato Repubblicano e la sua Carta Costituzionale anziché vedersela imporre come il Giappone e la stessa Germania dei Lander, ci sarà pur stato un motivo, una ragione storica che ha consentito il suo realizzarsi: l'apporto dei partigiani alla storia italiana". La commemorazione ufficiale dell'ecidio di Ronchidos si è tenuta questa mattina alla presenza di diversi cittadini, rappresentanti delle Istituzioni civili, religiose e militari con, oltre il messaggio di saluto di Saliera, gli interventi del sindaco di Gaggio Montano Elisabetta Tanari, dello storico Pier Giorgio Ardenni, di Igor Taruffi, consigliere regionale di Sel, e di Francesco Berti Arnoaldi Veli, volto storico della Resistenza e dell'azionismo bolognese. Nel suo intervento, l'anziano partigiano, ha voluto ringraziare le Istituzioni repubblicane e ricordare come i valori e i principi della Resistenza vadano difesi e diffusi ogni giorno.