17 Settembre 2016
Condanna per atti di vandalismo a Bologna
"L'atto vandalico ai danni della lapide che ricorda il sacrificio di Giancarlo Romagnoli, 19 anni nel gennaio 1944, e una svastica dipinta su una serranda in un locale della periferia di Bologna sono un gesto antidemocratico, che non appartiene alla storia della nostra comunità civile.
Condanniamo fortemente ogni offesa ai valori della Resistenza e della lotta partigiana: se oggi l'Italia è una democrazia, una repubblica, lo si deve a tutti quei giovani che combatterono per liberare il Paese dalla dittatura nazifascista e costruire la democrazia. Ieri come oggi, oggi come domani dobbiamo contrastare ogni forma di negazionismo, di violenza e di viltà verso la nostra storia". Così Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale, condanna l'atto vandalico che questa notte ha colpito la corona d'alloro che ricorda il giovane partigiano Giancarlo Romagnoli in via Broccaindosso, dove abitava. Romagnoli partecipò al primo tentativo di insediamento partigiano sull'Appennino bolognese, a Poggiolforato (Lizzano in Belvedere) nell'autunno 1943. Arrestato, fu portato in carcere a Bologna e fucilato al Poligono di tiro insieme con Adriano Brunelli e Lino Formili: i primi cittadini bolognesi caduti per mano dei nazifascisti.