16 Agosto 2016
Il 21° Festival mondiale della fisarmonica si terrà a Bologna
Bologna capitale mondiale della fisarmonica grazie alla collaborazione tra l'Amisad (Associazione Musicale Italiana Strumenti ad Ancia, Diatonici) e l'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna e il Comune di Bologna. A 50 anni esatti dall'omonima canzone che, nell'Italia del boom, consacrò il bolognese Gianni Morandi al grande pubblico, dal 26 al 28 agosto prossimo, sotto le Due Torri si terrà il "Campionato mondiale di organetto e Fisarmonica Diatonica" che giunge così alla sua 21° edizione.
L'appuntamento è al Centro Sportivo Pizzoli di via Zanardi 238, nel capoluogo emiliano, dove per tre giorni si sfideranno i campioni mondiale di uno strumento musicale tra i più popolari. A consegnare i premi ai vincitori, domenica 28 agosto pomeriggio a partire dalle ore 18, sarà Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, che ha sostenuto con un patrocinio gratuito l'evento. "Per l'Emilia-Romagna e in particolare per Bologna è un onore essere al fianco degli organizzatori di questo importante evento: quando l'Assemblea è stata contattata dagli organizzatori abbiamo trovato naturale sostenere un appuntamento culturale che, vista la forte presenza di ospiti che si annunciano, avrà un ritorno positivo per la città di Bologna anche sotto il profilo del turismo", spiega Saliera che rivolge anche "i migliori auguri di buon successo dell'iniziativa agli organizzatori e a tutti i partecipanti". A spiegare il senso dell'iniziativa è Marino Lorenzini, organizzatore dell'edizione bolognese del campionato e già sindaco di Monghidoro, proprio il Comune dell'Appenino bolognese che ha dato i natali a quel Gianni Morandi con cui Lorenzini si sfidò a "singolar tenzone" proprio a colpi di fisarmonica nell'agosto del 2004 : "Per Bologna è molto importate essere protagonista di questo evento: ringraziamo la collaborazione di tutti coloro che, a partire dall'Assemblea legislativa regionale, hanno permesso di realizzare quello che per noi era uno sogno da tempo".