Interventi

12 Settembre 2011

Una manovra ingiusta

Una manovra ingiusta

 

10 settembre 2011 – Il Riformista

 

Intervento di Simonetta Saliera

 

Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna

 

La manovra del governo è come un serpente: cambia pelle, ma resta mortalmente velenosa per i cittadini, le imprese, i territori. Falcidiano i bilanci degli enti locali, riducono il potere d’acquisto dei cittadini, non hanno nessuna idea di sviluppo o di politiche industriale che possano innescare elementi di ripresa economica e di consolidamento di quel po’ di mercato che la qualità delle nostre imprese riesce ancora a mantenere nel mondo.

In più vanno segnalate le norme verso le imprese cooperative su cui da più parti politiche si è sollevato dubbi e critiche. Di converso lambiscono solo superficialmente i settori della speculazione finanziaria e non si tocca la Insomma, a pagare saranno i soliti noti, quelli che stanno tra l’incudine e il martello. Nessuno di noi lo ha mai negato, così come abbiamo sempre ribadito la necessità di interventi anche dolorosi. Ciò che però chiediamo è chiarezza giustizia e prospettive per il futuro. Bisogna cambiare: non possiamo chiedere a chi ha già dato. E per questo la Conferenza delle Regioni ha presentato emendamenti alla manovra, tra i quali l’alleggerimento del 75% dei limiti del Patto di stabilità, l’incremento del fondo per il trasporto pubblico locale di 1 miliardo e 100 milioni dal 2012 come da accordo governo-regioni del 16 dicembre 2010; l’esclusione dei tagli dai fondi Fas (Fondi per le aree sottosviluppate), il rispetto del patto della salute e l’eliminazione del ticket da reperire con accise sul tabacco nonché all’anticipo del federalismo fiscale anche per le Regioni al 2012. Misure serie che vanno incontro ai bisogni delle persone, delle imprese e dei territori. Migliorare si può, nella chiarezza, nella sobrietà dell’impegno, nella concezione che lo Stato è di tutti e non crea discriminazioni fra i propri cittadini.

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17 Marzo 2023

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28 Febbraio 2023

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26 febbraio 2023: gazebo PD. I due candidati hanno promesso e parlato di tante cose interessanti, ma hanno tralasciato di andare nel concreto su alcune di quelle fondamentali per la vita delle persone come la pace, la ricostruzione della pubblica istruzione formativa ed educativa, la sanità pubblica di qualità accessibile a tutti, quale tipo di lavoro e di previdenza.