12 Maggio 2011
Intervista a I Democratici-Speciale Montagna del 12 maggio 2011
Saliera: “
Investimenti contro tagli. Sviluppo contro chiacchiere. Da una parte
Vicepresidente Saliera, di cosa ha bisogno la nostra montagna?
“Di grande attenzione, di grande cura.
Cosa avete fatto nel concreto?
“Già in questi primi mesi della nuova legislatura, abbiamo destinato risorse importanti al nostro Appennino: all’interno degli Accordi quadro sottoscritti con le Province abbiamo investito circa 10 milioni di euro per interventi che vanno dalla manutenzione delle strade al contrasto del dissesto idrogeologico, a investimenti per il turismo, al potenziamento delle reti telematiche perché crediamo sia giusto ridurre il gap tecnologico tra chi vive nei grandi centri urbani e chi nelle piccole comunità appenniniche. Si tratta di risorse importanti che avranno anche la capacità di indurre ulteriori investimenti pari a tre volte tanto i fondi stanziati, creando opportunità di lavoro e di occupazione”.
Poi c’è il tema delle strade…
“Senza i nostri interventi molte strade di montagna rischiavano di rimanere chiuse, con gli effetti sulla vita dei cittadini che si possono ben immaginare. Quello che abbiamo alle spalle, infatti, è stato uno degli inverni più nevosi degli ultimi anni. I danni sono sotto gli occhi di tutti, per questo
Come valuta la politica del governo sul tema della montagna?
“I provvedimenti del governo Berlusconi mettono in discussione la sopravvivenza di servizi essenziali per i piccoli e medi Comuni montani: scuole, sportelli postali e difesa di un territorio molto fragile dal punto di vista idrogeologico. Non parliamo poi della carenza di finanziamenti per strade e reti telematiche. Ho scritto al ministro per gli Affari Regionali Fitto per chiedere impegni e risorse. In particolare ci preoccupano la soppressione del Fondo nazionale per
Quali potrebbero essere le conseguenze delle scelte della destra?
“Il timore è che riprenda il fenomeno dello spopolamento delle zone montane e il conseguente aggravamento dello stato di abbandono e deterioramento del territorio appenninico. Si tratta di fenomeni difficili da contrastare perché dal prossimo anno