8 Dicembre 2010
Radici d'Italia. Il filo che lega Risorgimento e Resistenza
Radici d'Italia. Il filo che lega Risorgimento e Resistenza
8 dicembre 2010 - l'Unità
Intervento di Simonetta Saliera
Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna
Celebrare il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia è l’appuntamento giusto per ripercorrere le tappe salienti della nostra storia nazionale, dal Risorgimento alla Costituzione repubblica, e offrirà momenti proficui di confronto e di approfondimento sul nostro passato ed inevitabilmente anche sul nostro presente e prossimo futuro e porre sul tappeto un tema non solo di interesse storico, ma anche di estrema attualità.

I valori e le motivazioni ideali che sottessero a quel processo sono ancora vivo ai giorni nostri. Senza dubbio il Risorgimento è stato un fenomeno complesso, articolato, contradditorio, dagli esiti non sempre coerenti. Nato repubblicano si conclude monarchico. Concepito come confederale diventa uno Stato fortemente centralizzato, anche se il processo di piemontalizzazione amministrativa non gli è imputabile. Nascono da lì, probabilmente, i problemi dell’unificazione dell’Unità debole. I problemi in sostanza fra nord e sud. Tuttavia il Risorgimento è stato l’evento fondativo della nostra storia unitaria. Una svolta epocale, perché una civiltà che ha vissuto secolo di grandezza e secoli di decadenza, ma sempre divisa, è stata ricomposta in un unico soggetto che, fra contraddizioni e disastri, ha via via occupato un posto importante nell’economia e nella politica mondiale. È per questo che non possiamo dimenticare un altro movimento fondativo del nostro presente: il movimento della Resistenza che portò alla nascita della Repubblica, alla sua Costituzione, al suo Stato democratico.
Oggi abbiamo una legge delega sul federalismo che è stata costruita insieme alle Regioni, volute dalla Costituzione repubblicana.

Essa rappresenta una grande opportunità per riformare il sistema politico e amministrativo del Paese, ma i decreti attuativi fin qui approvati dal governo purtroppo disattendono lo spirito della legge delega e rasentano, nell’ultimo, l’incostituzionalità. E per questo le Regioni si stanno battendo per una loro revisione in grado di attuare un reale federalismo solidale e condiviso.