11 Settembre 2010
“Insieme ce la possiamo fare”
11 settembre 2010 - Inaugurazione della XXIII edizione
della Fiera Biennale di Lugo di Romagna
Intervento di Simonetta Saliera
Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna
Buona sera a tutti voi. Mi fa molto piacere essere qui a rappresentare
Il secondo si richiama alla tormentata e tumultuosa storia della Fiera di Lugo, che può essere presa ad esempio delle difficoltà, dei problemi, degli affanni e delle critiche situazioni che ha attraversato questo nostro bellissimo Paese, mai troppo difeso e tutelato a sufficienza.
Il terzo e forse più importante motivo è che tagliando il nastro della XXIII esima edizione post bellica, si dimostra come le nostre genti romagnole, le nostre istituzioni siano ben vive e dalle spalle robuste.
Capaci di risollevarsi dalle difficoltà e di ridare slancio alla propria vita, affrontando a viso aperto le sfide del futuro consapevoli della propria capacità creativa e di lavoro legata alla risorsa del territorio ed all’intelligenza produttiva.
Sono sfide vinte e dimostrano come in questa terra lo sviluppo e l’innovazione siano di casa.
La vostra Fiera dimostra meglio di tanti discorsi cosa voglia dire “valorizzazione di un territorio”. Ed è per questo che, a nome dell’amministrazione regionale, voglio ringraziare gli organizzatori, a partire dal sindaco Cortesi, e tutti i soggetti privati che, partecipando a questo evento, non solo mettono in mostra le proprie attività, ma arricchiscono il tessuto imprenditoriale e sociale della nostra Regione.
La grave crisi economica, la più imponente del secondo dopoguerra, che ha colpito anche il nostro Paese, imporrebbe scelte coraggiose, scelte politiche e di governo in grado di tutelare ciò che di buono c’è nell’esistente individuare e sostenere quelle nuove filiere produttive che creino sviluppo, nuova e buona occupazione e risorse da ridistribuire sul territorio come volano per nuovi investimenti.
Purtroppo quanto fatto dal governo italiano, un po’ distratto sugli effetti devastanti della crisi economica e impegnato su altri fronti che con la crisi non hanno nulla a che fare. Non c’è progettualità, non c’è un ragionamento dei bisogni dei territori. Ci sono solo tagli a raffica (340 milioni di euro per
L’Emilia-Romagna non smetterà mai di contestare questa impostazione. E non lo facciamo solo a parole, ma con i fatti. E i fatti parlano di un assestamento di Bilancio approvato prima della pausa estiva che ha visto l’ente regionale investire risorse per puntare su sviluppo e coesione sociale: 70 milioni di euro per favorire lo sviluppo economico delle imprese, 3 milioni di euro per favorire l’accesso al credito delle imprese del settore agricolo e 22 milioni di euro per la manutenzione delle strade e la difesa del suolo oltre ad altre risorse per i settori sociali e della scuola.
Vi ringrazio nuovamente per l’invito e vi auguro Buon Lavoro.