5 Agosto 2010
Scommettere sulla montagna
Scommettere sulla montagna
5 agosto 2010 - l'Unità
Intervento di Simonetta Saliera
Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna
Oltre nove milioni di euro per sviluppo e infrastrutture. Altri cinque per la manutenzione straordinaria delle strade locali danneggiate dalle nevicate e dal maltempo dell’inverno-primavera 2009-2010. Sostegno a quei Comuni che gestiranno insieme funzioni e servizi. Per fare di più e meglio nonostante la crisi aggravata dall’assurda manovra del governo Berlusconi. Questi gli impegni assunti dalla Regione Emilia-Romagna che ha già stanziato le risorse necessarie per la difesa e la valorizzazione del nostro Appennino.

Viviamo tempi difficili. Con una sempre minore disponibilità di risorse pubbliche. I provvedimenti del governo Berlusconi mettono in discussione la sopravvivenza di servizi essenziali per i piccoli e medi Comuni montani: scuole, sportelli bancari e difesa di un territorio molto fragile dal punto di vista idrogeologico. Non parliamo poi della carenza di finanziamenti per strade e reti telematiche. Il timore, in questa fase, è che riprenda lo spopolamento delle zone montane e il conseguente aggravamento dello stato di abbandono e deterioramento del territorio appenninico che avrebbe, invece, bisogno di tante cure. Sembra un paradosso: il Comune è la prima istituzione a cui si rivolgono i cittadini in difficoltà, ma i tagli della manovra ridurranno drasticamente la possibilità di rispondere a questi bisogni.
La Regione Emilia-Romagna crede e sostiene lo sviluppo della montagna, anche perché dalla sua salute dipende buona parte di quella dei territori pedecollinari e di pianura. Crediamo sia giusto dare a tutte le persone le stesse opportunità in fatto di accesso ai servizi e di potenzialità di sviluppo. Per questo, già in questi primi mesi della nuova legislatura, abbiamo destinato risorse importanti al nostro Appennino per interventi che vanno dalla manutenzione delle strade al contrasto del dissesto idrogeologico, a investimenti per il turismo, al potenziamento delle reti telematiche perché crediamo sia giusto ridurre il gap tecnologico tra chi vive nei grandi centri urbani e chi nelle piccole comunità appenniniche. Si tratta di risorse importanti che avranno anche la capacità di indurre ulteriori investimenti pari a tre volte tanto i fondi stanziati creando opportunità di lavoro e di occupazione.