5 Ottobre 2018
“Movimento di popoli, migrazioni, identità e tutele per i minori stranieri” Bologna, 14 aprile – Convegno del Garante regionale per l’Infanzia Saluto di Simonetta Saliera Presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna
Buongiorno, a nome dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna ringrazio l’Associazione Italiana dei Magistrati a favore dei minori e delle famiglie per l’organizzazione di questo 37° Convegno nazionale. In questi anni, come Assemblea legislativa regionale abbiamo investito risorse, intelligenze e passione civile sul tema dei tutori volontari. Sono stati coinvolti gli Enti locali, le istituzioni sanitarie, il mondo dell’associazionismo e del volontariato e le tre grandi religioni monoteiste (Ebraismo, Cristianesimo e Islam) i cui rappresentanti stanno facendo, di comune accordo, un percorso insieme all’Istituzione regionale. L’attivazione di tutti questi soggetti e i cittadini, Tutori volontari, ha permesso che le fasce più debole dei migranti, cioè i ragazzi, non siano lasciati soli, senza relazioni affettive e senza punti di appoggio per la loro crescita. L’Unione europea suggerisce, nell’attuazione dei programmi d’aiuto una rapida identificazione e protezione fin dal momento dell’arrivo dei minori, attivando contestualmente l’assistenza sanitaria e giuridica, il sostegno psicosociale nonché l’accesso al diritto dell’istruzione. La legge italiana 47 del 2017 ricorda a tutti noi che il minore straniero non accompagnato è una persona titolare di tutti i diritti riconosciuti a tutti i minori, anche nel transito tra Paesi. L’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna si è mossa nell’alveo sia della direttiva europea, sia di quella nazionale. Il tutore volontario, si ispira al principio dell’interesse superiore del minore, è espressione di genitorialità sociale e di cittadinanza attiva, poiché è interessato alla relazione con il minore e ad interpretare i suoi bisogni e i suoi problemi, oltre ad assolvere ai compiti di rappresentanza giuridica. Con la legge 47, la Garante dei minori, coadiuvata e sostenuta dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, ha attivato una ricca rete di Accordi e collaborazioni per raggiungere gli obiettivi solidaristici previsti dalla normativa. Ricordiamone le principali tappe: - dall’aprile 2017 si sono avviati numerosi incontri con tutti i rappresentanti della rete territoriale (Assessorato regionale, Comuni del progetto SPRAR, Associazioni...) per la conoscenza e la diffusione della nuova normativa; - l’11 luglio 2017 è stato firmato il Protocollo d’intesa con il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Bologna, Giuseppe Spadaro, per lo svolgimento delle attività di selezione, formazione e iscrizione negli elenchi dei tutori volontari; - il 28 agosto 2017 è stato aperto il primo Avviso regionale per tutori volontari; - ai corsi di formazione per diventare tutori hanno aderito 335 cittadini emiliano-romagnoli; - per realizzare la formazione e curare la rete dei tutori volontari si sono concretizzati 7 Accordi territoriali pluriennali e una Convenzione con i rappresentanti dei Comuni e delle ASP, coinvolgendo il Centri Servizi Volontariato, le aziende Usl e diverse associazioni; - si sono organizzati 8 corsi di formazione per tutori volontari sul territorio regionale; - ad oggi sono già iscritti all’Elenco regionale 76 tutori volontari a cui saranno aggiunti a breve ulteriori 87 persone che hanno completato la formazione. In questo delicato settore della migrazione minorile problemi e complessità rappresentano una nuova sfida. Non ci devono spaventare, ma essere un momento di rafforzamento del nostro impegno comune a tutela tanto dei ragazzi soli, quanto della serenità delle nostre comunità. Non si può fingere che il problema non esista, né si può pensare di risolverlo solo come un fenomeno di ordine pubblico invocando pene e restrizioni delle libertà individuali, questo diverrebbe il modo migliore perché un problema risolvibile si trasformi in un’emergenza. Con tutto quello che ne consegue per i minori in termini di perdita di diritti e di possibilità di una vita serena e giusta e di un inserimento sociale vantaggioso per tutti. La nostra Costituzione riconosce diritti fondamentali alle persone e con l’attività dei tutori volontari vogliamo rafforzare questa prescrizione della nostra Carta fondamentale. Grazie per la vostra attenzione.