Interventi

21 Maggio 2018

Sessione comunitaria 2018

21 maggio 2018 – Saluto di Simonetta Saliera

Presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna

 Signore e signori consiglieri,

Presidente Stefano Bonaccini e assessori regionali,

diamo il benvenuto agli ospiti che partecipano oggi alla nostra sessione solenne in occasione della discussione e votazione della Risoluzione di indirizzo sulla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla formazione e attuazione dell’ordinamento giuridico dell’Unione europea.  


 

Ringraziamo in modo particolare la signora Barbara Duden, presidente della Commissione CIVEX presso il Comitato delle regioni a Bruxelles e componente del Parlamento cittadino di Amburgo, che ha gentilmente accettato di essere tra noi in un giorno festivo a Bruxelles e in Germania.

 

Da tempo si pone al Comitato europeo delle Regioni un particolare accento al ruolo che gli enti locali e regionali possono e devono svolgere nel processo di costruzione continua dell'Unione europea.

Il vicepresidente Markula ha recentemente dichiarato: 

"Il dibattito sul futuro dell'Europa si arricchisce ogni giorno, ma vorrei essere chiaro: penso che un'Unione europea senza il pieno contributo delle sue città e regioni sarebbe un'Unione senza solide fondamenta, costruita in una specie di 'sottovuoto'.  

Le regioni e le città sono ancora le meno rappresentate nel processo decisionale dell'UE: questo paradosso crea disaffezione tra i cittadini e talvolta riluttanza o sfiducia nei confronti dell'intero processo di integrazione". 

 

La presidente Duden, a questo proposito, ha promosso un ampio dibattito in seno alla CIVEX invitando i componenti a riportarlo fra i propri cittadini.

 

Siamo nel mese dell'Europa, la cui festa si celebra il 9 maggio, e questa Assemblea si è fatta e si fa promotrice di numerosi progetti ed attività volti a farla conoscere ed apprezzare nei suoi valori, soprattutto per quel che riguarda le giovani generazioni.

Lo considero un vanto e un impegno imprescindibile di quest’Aula.

La nascita dell’Europa ha una storia che deve essere conosciuta.

Desidero riferire alla nostra relatrice che questa Assemblea ha, fin dal 2009, svolto una sessione solenne adottando risoluzioni volte a incardinare il nostro lavoro in un percorso europeo.

Ha, inoltre, appena adottato un'importante modifica alla legge regionale che definisce le modalità di partecipazione alla formazione e implementazione del diritto comunitario.

 

Un intervento volto a rafforzare il coordinamento e la collaborazione a livello politico e tecnico tra il governo nazionale e il Parlamento di questa Regione per introdurre tutte le novità nate dall’esperienza, nell’intento di fornire al decisore politico strumenti che consentano di intervenire in modo efficace nei processi decisionali che sono alla base della costruzione delle politiche europee, veicolando le istanze che provengono dal territorio regionale.

 

 

 

L’obiettivo, come segnalato anche dalla relatrice del progetto di legge consigliera Lia Montalti, è lo sviluppo del senso di appartenenza all’Europa dei cittadini e delle nuove generazioni attraverso l’organizzazione di iniziative e progetti a ciò espressamente dedicati. 

 

Nella risoluzione che andremo a discutere e votare oggi ci sono molti auspici e una serie di ambiziosi impegni. 

Ne sottolineo solo due. 

Il primo, l’importanza della partecipazione attiva della Regione Emilia-Romagna al dibattito in corso sul prossimo quadro finanziario pluriennale.

Questa Regione condivide l’idea di un bilancio UE orientato alla produzione di beni pubblici comuni e in grado di affrontare le nuove sfide che l’Europa si trova a fronteggiare, ma ciò non deve andare a scapito della politica di coesione.

La Regione si è dichiarata, quindi, favorevole a un aumento della dotazione complessiva del bilancio UE post 2020, adeguata ad affrontare tutte le sfide, sia in tema di gestione dei flussi migratori e di sicurezza comune, di inclusione sociale e di lotta alla povertà, sia nella prospettiva di crescita in un contesto globalizzato, in cui il posizionamento competitivo dell’economia europei passa attraverso l’aumento di valore aggiunto, anche grazie alla cooperazione tra territori europei. 

Il secondo, che spesso riprendo e a cui tengo molto è l’attività di formazione di una cultura civica europea che questa Assemblea svolge a favore dei giovani e degli studenti con il proprio progetto denominato “Concittadini” e le attività di “Europe Direct Emilia Romagna”.

 

Condividiamo il giudizio secondo cui l’istruzione e la cultura sono fattori importanti per rendere l’Europa più omogena e per spalmarne l’identità.

 

Una comunità che non possiamo dare per scontata e che va coltivata nello spirito di garantire pace, libertà, democrazia e giustizia sociale per creare sviluppo e benessere e meno diseguaglianze per chi ne fa parte.

 

Ringrazio gli uffici per aver lavorato con la consueta professionalità alla preparazione di questa giornata e ringrazio l’assessore Patrizio Bianchi per la sua presenza e gli lascio quindi subito la parola.   

 

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