Interventi

15 Giugno 2017

Religioni, pace, sviluppo

Convegno Fondazione Scienze religiose Bologna – 18 giugno 2017 Intervento di Simonetta Saliera Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Pace, dialogo interreligioso, convivenza. Ovvero: ricordarsi sempre di riconoscere agli altri quei diritti che vogliamo siano riconosciuti a noi.

L’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna ha molto sostenuto e apprezzato il convegno organizzato la Fondazione per le Scienze religiose di Bologna e dal suo Presidente Alberto Melloni, perché affronta un tema molto importante per lo sviluppo delle relazioni tra i popoli e, quindi, della pace. Argomenti strettamente legati a quel “Disordine mondiale” a cui, nel crepuscolo della Sua vita, un grande bolognese d’adozione come il Senatore Giovanni Spadolini dedicò la sua ultima fatica letteraria e intellettuale. Un tema che vide, precursore e controcorrente rispetto alle “mode dei tempi”, un altro grande nostro concittadino: don Giuseppe Dossetti. Infatti, in età matura negli anni ’90, in un’epoca in cui sulle macerie materiali e morali del Muro di Berlino tornavano anche in Europa a fiorire i nazionalismi, spesso alimentati anche dal sostegno delle gerarchie delle varie religioni monoteiste, Dossetti invitò a non illudersi che la fine della contrapposizione tra Occidente e Oriente avrebbe assicurato un indistinto mondo di pace e di sviluppo. “Ora – ammonì – tutte le tensioni che si erano riversate sulle ideologie si riverseranno sulle religioni, con tutto quello che ne consegue”. Tradotto: Sarajevo, il Kosovo, la polveriera del Medio Oriente, i Talebani in Afghanistan. Da lì il terrorismo internazionale che si alimenta nella follia del fanatismo islamista che nulla ha a che vedere con i messaggi universali contenuti nel Corano. La miseria e le diseguaglianze sociali, l’impossibilità di gran parte della popolazione mondiale di accedere al cibo, all’acqua, alle cure e all’istruzione, si riversarono dalle contrapposizioni ideologiche tra capitalismo e socialismo a quelle tra le varie religioni. Con la grande differenza che mentre i movimenti di pace che avevano animato la seconda metà del ‘900 con il loro messaggio di uguaglianza parlavano pur sempre in nome degli uomini e dei loro bisogni, dall’altra parte i profeti delle diverse guerre sante hanno insanguinato campanili e minareti in nome del loro Dio. E questo rende impossibile quella mediazione propria della politica che aveva attenuato le differenze sociali, creando giustizia redistribuendo benessere e quindi tentato di impedire la violenza e il fanatismo. In quest’ottica il lavoro della Fondazione per le Scienze religiose. E’ su questo valore che si basa anche l’azione della nostra Regione e dell’Assemblea legislativa regionale. Attraverso il progetto Concittadini, infatti, permettiamo a oltre 30.000 studenti e docenti emiliano-romagnoli di essere protagonisti di un grande corso di formazione ed educazione civica che mette al centro i valori della legalità e del rispetto di sé e degli altri. Le basi della pace. Grazie ai “Viaggi della memoria” migliaia di studenti hanno visitato i luoghi simbolo delle tragedie del novecento: i campi di sterminio nazisti, le foibe, i simboli della Berlino divisa in due dalla Guerra Fredda e da un Muro che, come tutti i Muri, non danno sicurezza, ma alimentano ingiustizie, pregiudizi e divisioni. Lo scorso settembre, poi, abbiamo voluto dare una veste grafica a questo nostro impegno ospitando la mostra “Movimenti per la Pace” di Luciano Nadalini, un operario bolognese che con la sua macchina fotografica ha raccontato 30 anni di pacifismo sotto le Due Torri. Con questo spirito lo scorso dicembre, in Assemblea legislativa abbiamo la “Prima mappatura dei luoghi di culto islamici in Emilia-Romagna” realizzata dall’“Osservatorio per il pluralismo religioso” e dalla Comunità Islamica di Bologna. Tutte occasioni pubbliche di impegno e di studio per conoscersi meglio e per ribadire come una società più sicura è quella dove ognuno di noi riconosce agli altri quei diritti che vuole garantiti per sé.

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