Interventi

3 Aprile 2017

Mangiare bene, mangiare sano. A scuola

3 aprile 2017 – Convegno Legacoop su educazione alimentare Intervento di Simonetta Saliera Presidente Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna Buongiorno e un benvenuto alla rappresentante del Parlamento senatrice Laura Pignedoli e del Governo Ministro Valeria Fedeli, è stato un piacere come Assemblea legislativa patrocinare questo importante convegno. Da molti anni la Regione Emilia-Romagna è sensibile ai problemi non solo igienico-sanitari e nutrizionali delle mense scolastiche, ma anche al valore educativo e di inclusione sociale.

La sorveglianza OKkio alla salute 2014 fornisce dei dati rilevanti sulle pratiche della promozione della salute alimentare nella scuola primaria ed in particolare riporta che nell’88% delle scuole è presente una mensa scolastica rispetto a un dato nazionale del 74%, e nel 68% delle nostre scuole esiste la distribuzione per la merenda di metà mattina di alimenti salutari (frutta, yogurt, ecc.), valore significativamente più alto del 55% nazionale. Inoltre sono presenti iniziative di promozione si corrette abitudini alimentari con un dato del 77% contro il 66% nazionale. Tutto questo vede il coinvolgimento degli operatori scolastici, dei genitori, dell’equipe medico-sanitaria dell’Asl, dei gestori dei Comitati mensa che ci consentono di accrescere la quantità degli interventi. Questa collaborazione è andata rapidamente crescendo, creando un serrato confronto costruttivo con tutte le figure interessate. È importante, quindi, la necessità di mantenere viva l’attenzione e l’impegno nel favorire stili alimentari salutari e rafforzare il contrasto alla sedentarietà nell’ambito scolastico. Fin dal 2002 abbiamo emesso norme per l’educazione alimentare e per la qualificazione del servizio di ristorazione collettiva e nel Piano regionale della prevenzione 2015-2018 abbiamo previsto, in particolare, il progetto “Promozione della qualità nutrizionale dell’offerta alimentare scolastica” rivolto a tutti i soggetti interessati che incidono sulle abitudini alimentari della comunità scolastica. La promozione della salute nella comunità ha permesso di creare forti sinergie ed evitare la frammentarietà di interventi, dando così continuità di interventi, dando così continuità ai buoni esempi. Il mondo però, come ben sappiamo, cambia velocemente (anche in questo settore) e le diete vengono adattate alle diverse abitudini alimentari delle famiglie e viene posta attenzione ai bambini con diverse patologie che vanno dall’intolleranza alle allergie ed altri aspetti della salute. Oggi siamo in presenza di stili alimentari molto diversi fra loro, tanto è vero, che la Corte d’Appello del Tribunale di Torino ha emesso una sentenza che tende a rivoluzionare il lavoro fin qui svolto, ponendo al suo centro le libertà individuali e di fatto determinando molti problemi e contraddizioni nei metodi e nella logistica della gestione delle mense. Le libertà delle famiglie che consente di portarsi il cibo da casa impone un maggiore controllo sulla sua qualità e sulla possibilità di contaminazione, inoltre, cosa per noi molto critica, può costringere le scuole a suddividere gli spazi mensa e quindi a rendere più liquido l’aspetto educativo e ludico della comunione del pasto. Cosa che ne abbassa sicuramente il suo contenuto di socializzazione, di conoscenza reciproca, di uguaglianza. Vi auguro un buon lavoro e spero che il confronto di oggi sia pregno di idee e soluzioni per i nuovi problemi. Grazie per l’ascolto.

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