Interventi

9 Dicembre 2016

Il valore della Pace

10 dicembre 2016 – Consegna dei Premi Dossetti per la Pace a Reggio Emilia Intervento di Simonetta Saliera Presidente Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna E’ con orgoglio che porto il saluto dell’Assemblea legislativa regionale e, del Presidente della Giunta Stefano Bonaccini a questo importante evento. Ricorre oggi, infatti, la IX edizione del Premio per la Pace “Giuseppe Dossetti” che coincide con il ventesimo anniversario della sua morte. Ritengo in questa occasione ricordare il suo costante impegno per la pace, per la democrazie, per la costruzione di una società di uguali. Giuseppe Dossetti come costituente tenne a battesimo la nostra Costituzione repubblicana e da collaboratore del cardinale di Bologna Giacomo Lercaro fu mente e motore del Concilio Vaticano II. Caso più unico che raro nella storia del novecento.

Giuseppe Dossetti fu “costituente” sia delle Istituzioni laiche sia di quelle religiose: senza mai che la dedizione alla sua fede di cattolico inficiasse il suo ruolo pubblico di rappresentante di tutta la nazione, e senza mai che la sua esperienza e la sua formazione politica inficiasse quella di sacerdote e servo della Chiesa apostolica romana. In età matura negli anni ’90, in un’epoca in cui sulle macerie materiali e morali del Muro di Berlino tornavano anche in Europa a fiorire i nazionalismi, spesso alimentati anche dal sostegno delle gerarchie delle varie religioni monoteiste, Dossetti invitò a non illudersi che la fine della contrapposizione tra Occidente e Oriente avrebbe assicurato un indistinto mondo di pace e di sviluppo. “Ora – ammonì – tutte le tensioni che si erano riversate sulle ideologie si riverseranno sulle religioni, con tutto quello che ne consegue”. Tradotto: Sarajevo, il Kosovo, la polveriera del Medio Oriente, i Talebani in Afghanistan. Da lì il terrorismo internazionale che si alimenta nella follia del fanatismo islamista che nulla ha a che vedere con i messaggi universali contenuti nel Corano. La miseria e le diseguaglianze sociali, l’impossibilità di gran parte della popolazione mondiale di accedere al cibo, all’acqua, alle cure e all’istruzione, si riversarono dalle contrapposizioni ideologiche tra capitalismo e socialismo a quelle tra le varie religioni. Con la grande differenza che mentre i movimenti di pace che avevano animato la seconda metà del ‘900 con il loro messaggio di uguaglianza parlavano pur sempre in nome degli uomini e dei loro bisogni, dall’altra parte i profeti delle diverse guerre sante hanno insanguinato campanili e minareti in nome del loro Dio. E questo rende impossibile quella mediazione propria della politica che aveva attenuato le differenze sociali, creando giustizia redistribuendo benessere e quindi tentato di impedire la violenza e il fanatismo. La grandezza di Dossetti fu di non rinunciare ad andare controcorrente e evitare di suscitare facili entusiasmi. Seppe, in sintesi, ricordare a tutti come la cultura della pace fosse indispensabile non per soddisfare i bisogni dei singoli uomini, ma per la convivenza dignitosa dell’intera umanità. E’ per questo che oggi è un onore premiare le persone e le associazioni che si sono distinte in questo campo. Per noi l’articolo 11 della Costituzione italiana “L’Italia ripudia la guerra” non è solo una bella frase, ma è il valore fondante della Repubblica e della nostra comunità. E’ su questo valore che si basa anche l’azione della nostra Regione e dell’Assemblea legislativa regionale. Attraverso il progetto Concittadini, infatti, permettiamo a oltre 30.000 studenti e docenti emiliano-romagnoli di essere protagonisti di un grande corso di formazione ed educazione civica che mette al centro i valori della legalità e del rispetto di sé e degli altri. Le basi della pace. Grazie ai “Viaggi della memoria” migliaia di studenti hanno visitato i luoghi simbolo delle tragedie del novecento: i campi di sterminio nazisti, le foibe, i simboli della Berlino divisa in due dalla Guerra Fredda e da un Muro che, come tutti i Muri, non danno sicurezza, ma alimentano ingiustizie, pregiudizi e divisioni. Quest’anno, poi, abbiamo voluto dare una veste grafica a questo nostro impegno ospitando la mostra “Movimenti per la Pace” di Luciano Nadalini, un operario bolognese che con la sua macchina fotografica ha raccontato 30 anni di pacifismo sotto le Due Torri. Con questo spirito fra pochi giorni, il 15 dicembre prossimo, in Assemblea legislativa presenteremo la “Prima mappatura dei luoghi di culto islamici in Emilia-Romagna” realizzata dall’“Osservatorio per il pluralismo religioso” e dalla Comunità Islamica di Bologna. Sarà una giornata pubblica di impegno e di studio per conoscersi meglio e per ribadire come una società più sicura è quella dove ognuno di noi riconosce agli altri quei diritti che vuole garantiti per sé. Grazie per l’attenzione.

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"In un'Italia, come era quella di fine '800, segnata da grandi ingiustizie sociali, da forme di sfruttamento e di violenza verso i lavoratori, la nascita della Camera del Lavoro di Bologna segnò uno dei primi passi per l'avvio di lotte sindacali e politiche per dare dignità e giustizia sociale alla parte meno potente della società. 

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Cordoglio per la scomparsa di Domenico Cella

"La scomparsa di Domenico Cella lascia un vuoto profondo nella società bolognese: coerente con le sue idee cristiano-democratiche, Cella, anche nel delicato ruolo di Presidente dell'Istituto De Gasperi di Bologna, ha saputo dare un forte contributo al dialogo e al pensiero bolognese. Ai suoi famigliari e quanti hanno avuto l'onore di conoscerlo e lavorare con lui vanno le mie più sentite condoglianze"