21 Giugno 2010
La sfida dell'Adriatico
La sfida dell'Adriatico
21 giugno 2010 - Seminario sul Trattato di Lisbona
Intervento di Simonetta Saliera
Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna
Buongiorno a tutti,
La Regione Emilia-Romagna è ben lieta di partecipare e organizzare questo appuntamento dedicato al Trattato di Libona, una delle più importanti novità istituzionali e poitiche del processo di unificazione europea.

Dallo scorso dicembre, con l'entrata in vigore del Trattato, l'Unione Europea si trova di fronte ad un mometo di svolta nella sua storia.
Il trattato, infatti, impone una maggiore capacità di essere innovativi e dinamici di fronte alla grave crisi che sta colpendo tutto l'Occidente insutrializzato.
Le nuove norme hanno introdotto tra gli obiettivi della Ue la coesione territoriale. E proprio in quest'ottica è stato riconosciuto un sempre maggior peso alle identità regionali, non più solo come motori di sviluppo e di coesione tra i diversi territori.
Allo stesso tempo, il Trattato di Lisbona ha ribadito la centralità del principio di sussidiarietà coinvolgendo i vari livelli di governo in modo consapevole e partecipato, ha rafforzato il ruolo di vigilanza e di monitoraggio del Comitato delle Regioni.
A questo fine dobbiamo aumentare il nostro impegno sulla zona adriatica e rafforzare la collaborazione tra le istituzioni, gli enti locali e la classe politica dei Paesi che si affacciano sulle due sponde dell'Adriatico. Si tratta di mettere in campo idee e progetti nuovi attraenti, ma non partiamo da zero.
La nostra Regione, infatti, già da diversi anni svolge un ruolo importante nel coordinamento delle politiche di sviluppo territoriale sostenibile nel bacino dell'Adriatico.
Crediamo fortemente che gli enti di ogni livello degli Stati delle due sponde adriatiche, debbano lavorare insieme per il miglior sviluppo possibile dell'area, serve un'azione comune per dialogare con le istituzioni europee che prendono le decisioni strategiche a valorizzare al massimo il bacino adriatio, a incrementare le potenzialità come volano dello sviluppo.

Per perseguire ed ottenere questi risultati, serve uno sforzo comune. Un impegno condiviso che passa, in primo luogo, dal lavoro di tutti noi. Proprio in quest'ottica, la Regione ha organizzato questo incontro, con il quale intendiamo dare un contributo alla costruzione di un background comune tra tutti i funzionari in forze agli enti territoriali adriatici italiani e che si occupano di politiche europee e a quelli che svolono le stesse funzioni oltre Adriatico.
Riteniamo che la condivisione di conoscenze comuni sia il punto di partenza ottimale per dotare la pubblica amministrazione di strumenti giuridici ed amministrativi adeguati ed omogenei su tutta la macroarea adriatica.
Infatti, da tempo, si richiede, un avvicinamento dei vari ordinamnti, ed una semplificazione delle procedure, che possano costituire un primo passo verso la costruzione condivisa di un approccio integrato delle problematicitià comuni.
Il seminario odierno farà il punto sulle innovazioni del trattato e sulla possibilità per Regioni ed autorità locali di contribuire al processo di riforma del sistema istituzionale europeo, partecipando attivamente alla definizione di temi importanti come il futuro della politica di coesione, il nuovo bilancio europeo, il temi della governance multilivello e dei principi della sussidiarietà e proporzionalità.
Con questa iniziativa vogliamo dare il nostro contributo per creare le condizioni per un lavoro comune, di un percorso da fare insieme, con il proposito di migliorare le condizioni di vita, di potenziare lo sviluppo e favorire la ripresa delle economie di tutte le Regioni adriatiche.
Grazie per l'ascolto e buon lavoro a tutti.