1 Giugno 2010
"Una nuova classe dirigente per il Pd"
"Una nuova classe dirigente per il Pd"
Partito, Finanziaria, metrò, grandi opere e ordinaria manutenzione: intervista a tutto tondo a Simonetta Saliera
Lunedì 31 maggio 2010 - Intervista alla Festa dell'Unità di Savena
Intervento di Simonetta Saliera
Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna
Come valuta la situazione politica bolognese?
"Dobbiamo ragionare insieme. Penso che il Pd possa fare molto nell'avere una credibilità forte verso la città e per esprimere delle proposte. Occorre avere molto affetto per Bologna e farsi amare. C'è bisogno di calore: dobbiamo saper affrontare sia i grandi, sia i piccoli temi di Bologna tenendo insieme una prospettiva di lungo termine per la città".
Che Pd immagina?
"Un partito che sappia trovare una nuova classe dirigente, disposta a discutere con tutti strada per strada, quartiere per quartiere. Serve un partito che si sappia proporre: servono idee forti che contrastare una crisi economica che ci consegnerà un Paese molto diverso da quello che conosciamo. Penso che dovremo individuare nuove filiere produttive per creare nuovo lavoro. Sogno un partito unito, che quando si divide lo fa non sulle ideologie o i personalismi, ma nel discutere di ogni singolo problema per trovare la soluzione migliore".
In queste settimane si è parlato molto di infrastrutture. Qual è la sua posizione?
"Lo dico con coerenza da tempo. Lo sport di disfare, tra una legislatura e l'altra, quello che è stato fatto nel mandato precedente non mi appassiona. Ho fatto l'assessore al Traffico per sette mesi: e ho lavorato per realizzare le cose. Le priorità si chiamano Servizio Ferroviario Metropolitano, People Mover, nuova stazione. Poi c'è il tema del metrò: c'è un progetto, quello della giunta di centrosinistra di Sergio Cofferati poi confermata dall'amministrazione di centrosinistra di Flavio Delbono, abbiamo ottenuto, proprio negli ultimi giorni del mandato, la conferma dei finanziamenti.

Ora si deve procedere nella realizzazione dell'opera. Altrimenti si perdono i soldi. Sento dire "ma a Parma hanno cambiato la destinazione delle risorse". A Parma hanno perso la metà delle risorse e quelle che sono rimaste sono state lasciate perché l'amministrazione comunale deve pagare pesanti penali visto che i lavori erano già stati appaltata. Se, pagate le penali, resteranno delle risorse allora la giunta potrà investirle, ma solo se ne resteranno... Quindi sul metrò non c'è niente da decidere, c'è da realizzare l'opera".
Lei ha definito la manovra del governo "una trebbiatrice". Il Pdl l'ha accusata di irresponsabilità. Ha cambiato idea?
"No. Ho parlato di una trebbiatrice perchè è una manovra che taglia senza guardare in faccia a nessuno, fa di tutta l'erba un fascio. Punisce sia chi è virtuoso, sia chi non lo è. E' una trebbiatrice perché taglia senza investire: sono d'accordo anche io che si debba risparmiare sul funzionamento della macchina pubblica, ma quei risparmi vanno poi reinvestiti per cittadini e imprese. La manovra si limita a tagliare. Questo vuol dire che tanti servizi che fino ad oggi erano certezze non lo saranno più. In questi anni (dalla casa al fondo per la non autosufficienza ai fondi per le imprese, tanto per fare qualche esempio) la Regione ha sopperito con fondi propri alla mancanza di quelli del governo. Ora, con questa manovra, c'è il rischio che questo non sia più possibile. C'è il pericolo molto serio di mettere in discussione la tenuta del nostro sistema di coesione sociale".