Interventi

26 Gennaio 2014

La Libertà di Piacenza del 26 gennaio 2014

L’Unione fa la forza. I Comuni hanno accettato la sfida, ora osiamo
 
26 gennaio 2014 – La Libertà di Piacenza
 
Intervento di Simonetta Saliera
 
Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna
 
Rafforzare le nostre comunità allargandone i confini e facendo lavorare al meglio le istituzioni. Difendere il nostro modello di coesione sociale basato sul sostegno ai servizi alla persona, all’impegno per lo sviluppo e per il lavoro, alla cura del territorio. Questa la nostra stella polare, ancor più importante in questi anni difficili in cui il risanamento delle finanze pubbliche è stato in gran parte “scaricato” su Regioni ed Enti locali benché questi producano solo il 7% del debito pubblico nazionale, a fronte del 93% creato dallo Stato centrale e dalle sue diramazioni sul territorio. In questo quadro, fatto di ingiusti tagli lineari, la Regione ha operato tenendo fermi alcuni basilari principi come, appunto, la difesa dei servizi e del lavoro. E in questo contesto si inserisce il programma di riordino che, insieme alle parti sociali e agli Enti locali, la Regione Emilia-Romagna sta realizzando per ridurre i costi di gestione e liberare risorse per imprese, servizi e territorio.

Questo processo procede nelle giusta direzione anche qui a Piacenza, dove nei prossimi giorni anche su richiesta di alcuni amministratori locali ci si confronterà e si tireranno insieme le fila di questo importante percorso di innovazione al servizio dei cittadini e delle imprese. Un lavoro interessante, anche lungo e complesso ma solido. Da noi le riforme, infatti, si fanno e non si predicano e basta. A dimostralo, in Regione, ci sono già 4 nuovi Comuni che hanno sostituito i 12 precedentemente esistenti (grazie alle fusioni), le Comunità montane che sono ormai cosa superata e diverse Unioni di Comuni che sono realtà. A poco più di un anno dall’approvazione della legge regionale in materia, il quadro dell’Emilia-Romagna risulta incoraggiante e di grande soddisfazione. I Comuni nella nostra Regione hanno accolto la suggestione a vincere la sfida dell’associazionismo. Ora bisogna osare e correre di più senza avere paura di perdere qualcosa perché, anzi, dallo stare insieme ci si guadagna: non solo perché la Regione sostiene e sosterrà con risorse proprie le Unioni ma soprattutto perché “l’Unione fa la forza” e consente di guardare più serenamente a un avvenire necessariamente irto di difficoltà e ostacoli. Cresciamo quindi insieme, partendo dai risultati e dai progetti già avviati nel piacentino. Qui nel 2013 la Regione ha sostenuto direttamente le forme associate del territorio con 455 mila euro cui vanno aggiunte le risorse che, nel biennio 2012-2013, hanno permesso la nascita dei Corpi unici di Polizia municipale: un modo - come ne han dato atto nei giorni scorsi approfonditi articoli di questo giornale - per aumentare i servizi e la sicurezza dei cittadini. Ma non è tutto. Con i fondi Dup, ormai interamente di provenienza regionale, la provincia di Piacenza sta godendo di risorse pari a 2,3 milioni di euro in grado di produrre un forte effetto volano visto che stanno permettendo la realizzazione di opere pari a oltre 3 milioni di euro.
Tra queste: interventi di messa in sicurezza dei fiumi (325.000 euro regionali per un totale di 460.000 euro), sulle strade (380.000 euro regionali per un totale di 500.000), riqualificazione urbana di alcuni Comuni (1,5 milioni di euro di cui 1 milione di provenienza regionale) e un ambizioso progetto di recupero dei borghi storici del valore complessivo di 757.000 euro di cui 580.000 stanziati dalla Regione. Lo scorso anno, inoltre, grazie alla legge regionale in materia di patto di stabilità territoriale, i Comuni e la Provincia di Piacenza hanno potuto contare sullo sblocco di quasi 26 milioni di euro di potenzialità di spesa, da usare per pagare i fornitori e per investimenti: sono risorse che gli Enti avevano in cassa ma che, senza l’intervento della Regione, non avrebbero potuto utilizzare perché vincolate dalle norme statali del patto di stabilità. In questo momento di crisi, poi, la “velocità” dei pagamenti ai privati può fare la differenza. Per questo, prima Regione in Italia, abbiamo utilizzato tutte le norme esistenti per sbloccare anche oltre 1 milione di euro di pagamenti nel comparto sanitario. Sono concrete boccate di ossigeno per un’economia in cui le difficoltà di accesso al credito e la scarsa liquidità creano problemi a tutto il mondo del lavoro, imprese e dipendenti. Infine, la lotta al digital divide per superare ingiustizie e dare opportunità. Un’attività che ha dato, in pochi anni, risultati importanti tanto che il 94,5% del territorio montano piacentino è “digitalmente coperto”, ossia non più isolato. Non si tratta di aride cifre, dietro a ogni numero c’è il lavoro di uomini e di donne, c’è l’impegno delle istituzioni per far sì che nessuno resti indietro.

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