2 Aprile 2013
Due chance per il rilancio
Crisi, due chance per il rilancio
2 aprile 2013 – l’Unità
Intervento di Simonetta Saliera
Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna
Due chance contro il declino. Due fatti concreti per difendere le nostre comunità da una crisi ormai strutturale e che ci sta immiserendo tutti, colpendo al cuore anche le basi stesse della nostra civile convivenza oltre che di quella coesione sociale che ha permesso alla nostra terra di crescere.
La Regione Emilia-Romagna non si arrende e con due atti concreti, nelle scorse settimane, ha raggiunto due obiettivi importanti: un forte e concreto impulso al riordino territoriale e un ulteriore sblocco di risorse di Comuni e Province altrimenti inutilizzabili a causa delle norme nazionali (molto rigide) in materia di patto di stabilità. Al capitolo riordino, e dopo tre anni di confronto sul territorio con sindaci, parti sociali, cittadini e realtà associative, la Regione ha individuato i nuovi 46 Ambiti territoriali ottimali entro cui i 348 Comuni dell’Emilia-Romagna coopereranno all’insegna del “meno spese di gestione per liberare risorse per i servizi alle persone, le imprese e la cura del territorio”. Si tratta di un risultato molto importante perché il frutto di un vero confronto sul territorio, di un lavoro intenso che ha visto protagonisti amministratori, forze politiche e forze sindacali e imprenditoriali, oltre che un rilevante numero di cittadini che non han mancato di partecipare ai tanti incontri promossi in questi anni per portare il loro contributo.
Per la prima volta ci sono realtà, si pensi ai Comuni del piacentino e del parmense, che hanno accettato di collaborare tra loro e ci sono Comuni capoluoghi (e per questo non obbligati all’associazionismo) come, ad esempio Ferrara, Forlì e Cesena, che hanno accettato la sfida del “fare insieme”. Stesso “spirito” di sostegno alle comunità colpite dalla crisi si legge nell’intensificarsi dell’impegno della Regione sul tema “patto di stabilità”. Nell’ultimo biennio, grazie alla nostra legge regionale, sono stati sbloccati 300 milioni di euro che Comuni e Province avevano in pancia, ma che le normative nazionali in materia di patto impedivano di usare. Grazie alle potenzialità di spesa redistribuite dalla Regione, Comuni e Province hanno potuto pagare i fornitori e dare ossigeno all’economia. Stesso obiettivo è lo sblocco di ulteriori 62 milioni di euro deciso dalla Regione nei giorni scorsi: in questo modo gli Enti Locali potranno liberare risorse che hanno in cassa per sostenere l’economia, pagare i fornitori e creare lavoro.