10 Novembre 2012
Tornano in campo 39 milioni di euro
Una vera e propria boccata di ossigeno al mondo del lavoro e dell'impresa. A tanto ammonta il beneficio che lo sblocco del Patto di stabilità da parte della Regione ha portato al territorio bolognese: si tratta di risorse che i Comuni avevano in cassa, ma che, stanti i vincoli del patto nazionale, non potevano spendere. Un vero paradosso il cui unico aspetto chiaro erano le ricadute negative per il sistema delle imprese, già alle prese con le difficoltà di accesso al credito e la necessità di avere liquidità fresca. Se per tutta l'Emilia-Romagna, si è riusciti a sbloccare 195 milioni di euro, per la provincia di Bologna le risorse "messi in circolo" sono 39 milioni di euro, di cui oltre 7 nel capoluogo e le altre nei Comuni con i dati più significativi a San Lazzaro di Savena (1,1, milione di euro), San Pietro in Casale (1,5 milioni di euro), Zola Predosa (846.00o), Budrio (428.000), ecc... Lo sblocco è stato, invece, totale per i Comuni colpiti dal terremoto del mese scorso: in accordo con il Governo che ha contribuito su base regionale con 40 milioni di euro, per i Comuni terremotati il Patto di stabilità è stato sospeso, con l'obiettivo di favorire la ricostruzione post sisma. Nel suo insieme, l'operazione sul Patto di stabilità, permetterà di velocizzare i tempi di pagamento e rimettere in moto la nostra economia territoriale.