3 Novembre 2012
L'autonomia degli enti locali
L'autonomia degli enti locali
3 novembre 2012 - Il Resto del Carlino
Intervento di Simonetta Saliera
Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna
La volontà di questo governo, al pare di quello precedente, mi pare essere quella di utilizzare la crisi per ridurre l'autonomia degli Enti Locali e per tornare a un centralismo pre-1970 di cui già cominciamo a sentire le ricadute in termini di minori risorse per minori servizi per le persone.
Non servono riforme a spizzichi e bocconi, ma un ridisegno chiaro e complessivo dello Stato come le Regioni stanno chiedendo da tempo. Negli ultimi decenni si è parlato prima di decentramento con Bassanini e Prodi, poi di federalismo: il decentramento di Bassanini e Prodi portò reale autonomia degli Enti Locali poi da quando si è sostituita la parola decentramento con quella federalismo in realtà si è proceduto verso un nuovo centralismo che è stato caratterizzato dalla cancellazione dell'Ici, ovvero l'unica vera autonomia dei sindaci, e poi delle risorse previsti per garantire i servizi sul territorio. Mi auguro che Bersani inserisca nel programma del Pd una forte riforma dello Stato. E’ noto come il sistema delle autonomie dell’Emilia-Romagna contesta questo nuovo centralismo e propone una vera riforma dello Stato (Camera delle Autonomie, reale cancellazione di quelle diramazioni provinciali dello Stato che sono doppioni rispetto agli Enti Locali, ecc...) la cui condizione imprescindibile è quella di avere, a tutti i livelli locali, una reale autonomia finanziaria basata sulla responsabilità degli amministratori verso cittadini e elettori. Nei fatti, poi, la Regione Emilia-Romagna, entro qualche mese proporremo e vareremo una legge che rafforzi l'obbligatorietà della gestione associata tra Comuni in modo che non ci siano più 348 Comuni come interlocutori, ma 40/50 Unioni.