5 Ottobre 2012
Intervista a La Repubblica Bologna del 5 ottobre 2012
Intervista a La Repubblica Bologna del 5 ottobre 2012
"Regione, Bruxelles è una risorsa
la Consulta invece è un problema"
Simonetta Saliera, vice del governatore Errani e assessore al Bilancio, parla dei contestati capitoli di spesa facendo alcuni distinguo. Ma avverte: "I costi della politica sono solo lo 0,27% dell'intero bilancio dell'Emilia-Romagna"
"Penso che la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo sia un organismo da rivedere. I rapporti con le proprie radici vanno mantenuti, va bene, ma bisogna anche vedere come". A Simonetta Saliera, assessore al Bilancio della giunta Errani, da mesi impegnata nella razionalizzazione della macchina di Viale Aldo Moro, quei 3 milioni spesi in quattro anni per gli emiliano-romagnoli all'estero proprio non vanno giù. Discorso diverso è per la sede di Bruxelles della Regione, che costa sì quasi un milione all'anno, ma genera investimenti cento volte superiori.
Assessore, la Consulta presieduta da Sivia Bartolini andrebbe abolita, come chiedono Idv, Udc, Lega e Movimento 5 Stelle?
"Sta all'assemblea legislativa valutare se mettere in discussione i progetti di legge per abolirla. Il punto però è che in passato ci si poteva permettere spese che oggi non sono più sostenibili".
E la sede di Bruxelles, quella invece ci vuole?
"In tutto costa circa 800mila euro all'anno. A fronte di investimenti Ue che, dal 2007 a oggi, sono stati in media di 100 milioni l'anno".
Fuori dal cancello c'è il cartello "A vendre". Vi sfrattano?
"Il contratto scade l'anno prossimo. Da mesi stiamo facendo una ricerca di mercato per trovare un'altra sede. Il problema è che le Regioni partner, con cui coabitiamo, in particolare l'Aquitania, sono disposte a spendere più di noi".
Ma cosa fa l'Emilia-Romagna a Bruxelles?
"Scrive progetti per ottenere finanziamenti. Per esempio per l'agricoltura, finanziata oltre al 90% dall'Ue, ma anche per le infrastrutture, i servizi sociali, la ricerca, i tecnopoli. Soprattutto ora, con le risorse che calano e un governo che sta tagliando su tutto, dobbiamo mantenere il livello di investimento europeo degli anni scorsi, se non aumentarlo. Le relazioni sono importanti. Come è importante essere nei posti giusti nei momenti giusti. Basta pensare al finanziamento ottenuto per i danni del terremoto".
E nel resto del mondo?
"Le sedi estere sono state chiuse. Abbiamo due consulenti, uno in Brasile e l'altro in Cina, ma sono collaboratori part-time e non paghiamo nessun contratto di affitto".
I costi della politica si potrebbero tagliare ancora?
"Sul bilancio della Regione, che è di 13 miliardi, incidono per lo 0,27%. Una cifra che comprende tutti i costi dell'assemblea e della giunta, dalle utenze alle indennità. Poi si può sempre fare di più. I ladri vanno puniti e la politica deve dare l'esempio, comportarsi meglio di tutti gli altri, rendere conto. Ma è una battaglia soprattutto etica. Il grosso dello spreco non è lì. Bisogna lavorare sullo snellimento e sulla semplificazione. E lo stiamo facendo".
E le aziende partecipate?
"Stiamo mettendo mano anche a quelle. E non da oggi. Da oltre un anno assemblea e giunta stanno predisponendo un piano di riorganizzazione complessiva. Bisogna contemperare lo snellimento con la tutela dei posti di lavoro".