13 Settembre 2012
Un segno di grande coesione
Un segno di grande coesione
13 settembre 2012 – Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo
Intervento di Simonetta Saliera
Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna
Gentili consultori e consultrici, sono molto contenta di essere qui con voi oggi, nella nostra sede regionale, a testimonianza dell’affetto che ci lega.
Un affetto ricambiato e che abbiamo potuto toccare con mano anche nei momenti difficili che quest’anno hanno colpito la nostra regione. Mi rifersico ai violenti terremoti che hanno cancellato il profilo di alcune nostre città, distrutto centri storici, case, scuole, fabbriche, costringendo migliaia di persone a vivere in tenda, o lontano dalle loro case… Molti sono stati i messaggi di solidarietà e vicinanza che ci sono stati, tramite la Consulta, e anche i fondi raccolti dalle vostre associazioni per aiutare a ricostruire la nostra terra ferita. E di questo vi ringrazio anche a nome del presidente Errani e di tutta la Giunta regionale. Molto è stato fatto per le popolazioni colpite, per cercare di fronteggiare l’emergenza e tornare alla normalità il prima possibile. La sfida è alta: non vogliamo costruire nuove città artificiali, ma vogliamo ricostruire le nostre città, con le loro identità, i loro volti, le loro tradizioni. Le case, le chiese, i municipi, le scuole. Lo dico a voi, che ben sapete che cosa significhi conservare i legami, condividere esperienze e anche ricordi. Ora abbiamo una priorità: l’inizio dell’anno scolastico. In questi giorni si stanno realizzando 1.500 moduli per 8.000 studenti. Poi entro l’autunno, vogliamo svuotare i campi tenda: i cittadini torneranno nelle loro abitazioni, se sono state poco danneggiate, grazie ai contributi per la ricostruzione (l’80% dei costi), o riceveranno sostegni per l’affitto. Si sta operando per ridurre al minimo i prefabbricati provvisori e accelerare il ritorno alle case vere e alla vita di sempre. Così per tutte le attività produttive del territorio colpito dal sisma. Sul conto speciale della Regione sono stati versati quasi sette milioni di euro: una somma veramente importante, frutto dell’impegno di tanti, migliaia di persone che hanno donato grandi e piccole cifre a seconda delle proprie possibilità. Ai quali si aggiugnono i 15 milioni di euro raccolti con gli sms. Somme gestite con la massima trasparenza ed efficienza. Non ci saranno intermediazioni ma rapporti diretti con i Comuni e tutto sarà visibile su un sito specifico che collegherà le opera alle donazioni per assicurare una tracciabilità delle risorse. Grande attenzione è posta, in tutte le fasi alla legalità e al contrasto delle possibili infiltrazioni del crimine organizzato. Da voi e dagli emiliano-romagnoli nel mondo – Canada al Brasile, dagli Stati Uniti all’Australia – sono stati donati ben 125.000 euro alla nostra terra. Come ha detto giustamente la vostra Presidente Silvia Bartolini si è trattato di una prova di grande generosità. Le nostre comunità si sono sentite avvolte da una grande umanità. Gli ingenti danni a causa del terremoto, stimati 11 miliardi e mezzo (dato presentato all'UE ma ritenuto sottostimato), vanno inoltre ad aggiungersi ad una situazione difficile causata dalla lunga crisi economica che il nostro paese sta vivendo e che ha imposto tagli importanti ai nostri bilanci in tutti i settori, compreso quello delle relazioni internazionali e della Consulta (solo lo scorso anno del 20%). Sapete che la situazione politica è assai complessa, stiamo vivendo una fase di passaggio delicata, con un Governo di responsabilità nazionale che ha recuperato, negli ultimi mesi, credibilità all’estero e sta cercando di rimettere in sesto i conti.
La nostra Regione, nonostante i tagli, ha fatto la scelta di investire sui fattori strategici dello sviluppo (formazione, ricerca, internazionalizzazione, accesso al credito) e sulla qualificazione della rete dei servizi alle persone. Stiamo affrontando gli anni della crisi con uno sforzo straordinario, in accordo con le forze sociali e gli enti locali. Abbiamo ridotto tutti i costi del funzionamento della “macchina regionale” ed i costi della politica. Ma vogliamo continuare a stare nel mondo. Con gli aiuti di cooperazione, accompagnando le piccole e medie imprese che esportano. Una settimana fa abbiamo firmato un accordo con l’Egitto nel campo della formazione: 120 i ragazzi egiziani il prossimo 23 settembre inizieranno un percorso di istruzione e formazione professionale in un Polo integrato di Fayoum, vicino al Cairo. Studieranno per conseguire una qualifica professionale, e grazie all’adozione da parte dell’Egitto del Sistema delle qualifiche dell’Emilia-Romagna, compresi gli standard formativi e gli standard professionali, le certificazioni che verranno rilasciate saranno riconosciute da entrambi i Paesi e in tutta l’Unione europea. E stare nel mondo significa proseguire l’importante lavoro svolto finora dalle associazioni all’estero in collaborazione con la Consulta, per far conoscere la nostra terra, la nostra lingua, la nostra cultura e le tradizioni e portare all’attenzione di tutti quel “modo di essere e di saper fare “ tipico della nostra gente” e offrire nuove opportunità formative e professionali. Ai ragazzi con il vostro aiuto e il coinvolgimento delle Associazioni. Anzi è proprio in momenti come questi che bisogna impegnarsi per trovare insieme le soluzioni migliori, fare sistema, una capacità molto consona al nostro modo di operare, e quindi concentrare le energie su progetti prioritari e condivisi, anche da più associazioni, per sfruttare al meglio le poche risorse disponibili e in sinergia con i diversi settori dell’attività regionale. Non è un caso se nel nostro Statuto i corregionali all’estero siano riconosciuti come parte integrante della società regionale. Più volte è stato detto che rappresentate i nostri "ambasciatori" nel mondo e che con la vostra attività legata alle associazioni siete riferimenti importanti per conoscere (dall’interno, da esperienze vissute) i diversi paesi. Questa vostra posizione privilegiata può offrirci un valido aiuto per comprendere meglio cosa avviene nel mondo “globale” e anche avvicinarci ai diversi mercati. La Consulta, come organo consultore nei confronti della Giunta per le iniziative a favore degli emiliano-romagnoli nel mondo, ha costruito negli anni reti importanti, ed è un vero e proprio investimento sulle relazioni, come è dimostrato dalle 111 Associazioni già operative nel mondo. Il vostro impegno oggi più che mai è importantissimo per la crescita del sistema regionale dell’Emilia-Romagna.
Grazie a tutti voi.
Buon lavoro.