Interventi

23 Luglio 2012

Il primo gennaio 2014 nascerà il Comune della Valsamoggia

Il primo gennaio 2014 nascerà il Comune della Valsamoggia
 
23 luglio 2012 - Il Resto del Carlino
Intervista di Simonetta Saliera
Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna
 
 

Oggi la giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato il progetto di legge per la nascita del Comune unico della Valsamoggia in cui si fonderanno gli attuali Comuni di Savigno, Catello di Serravalle, Mont.eveglio, Bazzano e Crespellano. Di seguito l’intervista sul tema rilasciat oggi a  “Il Resto del Carlino” di Bologna da Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna:

 

Sulla carta, la data c’è già: il Comune unico di Valsamoggia si costituirà il primo gennaio 2014. i cinque sindaci, spiega Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione, “si dimetteranno con la chiusura del bilancio 2013”.

Tutto fatto, dunque,?

“No. Ci sono passaggi molto importanti”.
 

Da dove partiamo?

“Da oggi. In giunta regionale votiamo il progetto di legge relativo alla fusione. Poi la palla passa all’assemblea regionale”.

Che dovrà…

“Stabilire il ‘meccanismo’ per definire la data e indire il referendum consuntivo”.

Si parla del 25 novembre.

“È una data possibile”.

Chi potrà votare?

“I cittadini dei Comuni interessati”.

Dopo il referendum che succederà?

“L’assemblea regionale potrà trasformare il progetto di legge in legge. Modificando, se lo riterrà il testo”.

Fatta la legge…

“Il Comune unico si costituirà il primo gennaio 2014. I sindaci in carica si dimetteranno alla chiusura dei bilanci 2013”.

Quando si voterà per il supersindaco?

“Nella primavera 2014. Che sarebbe stata la scadenza naturale dei cinque mandati”.

Nel frattempo, chi governa?

“Un commissario: imposterà il primo bilancio del Comune unico e farà da traghettatore fino alle elezioni”.

Chi potrà candidarsi a sindaco?

“Chiunque lo vorrà”.

Serviranno fondi. Il sindaco di Savigno, Augusto Casini Ropa, lamenta la mancanza di ‘dati certi’ sui finanziamenti regionali.

“E dire che la deloibera di giunta che votiamo oggi li indica con chiarezza, ed è stata concordata proprio con i sindaci. (Ride) Ma forse Casini Ropa era in ferie e si è perso qualcosa…”.

Facciamo due conti.

“Il finanziamento regionale sarà di 9 milioni in 15 anni. Circa un milione all’anno per i primi tre anni, 700mila euro dal quarto al decimo anno e 250mila euro fino al quindicesimo”.

Quanto arriverà dallo Stato?

“Il ministro Anna Maria Cancellieri si è impegnata per 9 milioni di euro in dieci anni, ma non ha dato certezze”.

Che vantaggi darà un Comune unico?

“Nei primi due anni di vita sarà esentato dai vincoli del patto di stabilità., con effetti positivi sull’economia locale. E poi, un territorio di 30mila abitanti h più potenzialità di attrarre risorse”.

E per il cittadino?

“Certezza e maggiore qualità di servizi. E procedure più snelle: un solo regolamento comunale,  un solo Psc, più semplicità nelle iscrizioni a scuola…”.

Lei, dunque, invita i cittadini ad andare a votare al referendum.

“Spero che i cittadini siano al fianco delle amministrazioni per ottenere un governo più efficace”.

Il quorum non è necessario. Ma se il referendum fosse un fiasco, il progetto di fusione si fermerebbe?

“Sarà una valutazione prettamente politica: decideranno i sindaci e l’assemblea regionale”.

I Comuni montani godono di “tutela” speciale. La perderanno?

“No, la parte montana del nuovo Comune manterrà le specificità e i benefici di cui oggi godono i Comuni della montagna”.

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