13 Giugno 2012
Chimica, etica e innovazione per il nostro futuro
Chimica, etica e innovazione per il nostro futuro
Convegno di Responsable Care
Intervento di Simonetta Saliera
Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna
Buongiorno a tutti,
vi porto i saluti del Presidente Errani che oggi non può essere presente per inaugurare i vostri lavori in quanto le urgenze legate al sisma che ha colpito la nostra Regione in questi giorni richiedono la sua presenza nelle aree colpite dal terremoto.
Innanzitutto mi preme ringraziarvi per aver scelto Bologna e l’Emilia-Romagna come sede per la vostra 10° Conferenza di Responsible Care. Da sempre il nostro territorio ha una particolare attenzione verso l’industria chimica e lo dimostrano sia i due importanti petrolchimici di Ferrara e Ravenna, sia la numerosa serie di industrie del settore sparse per tutto il territorio regionale. Questo è il frutto di un tessuto sociale produttivo idoneo all’attrazione di investimenti particolarmente evoluti: abbiamo università di eccellenza nelle discipline chimiche, un sistema sanitario tra i migliori di Europa, una pubblica amministrazione attenta alle diverse esigenze di questo settore. La Regione Emilia-Romagna crede in questo settore e crede che ci debba essere una seria collaborazione tra tutti i soggetti interessati. Non è un caso, dunque, che la Regione finanzia e sostiene la rete Regionale per l’Alta tecnologia, che tra le sue attività ha anche una piattaforma dedicata proprio all’Energia e all’Ambiente, nel cui ambito ci sono collaborazioni cone le Università di Bologna, Ferrara, Modena e la sede di Piacenza del Politecnico di Miilano, il Cnr, l’Enea: sono oltre 80 i giovani ricercatori che si occupano di interventi importanti come il ciclo integrato dei rifiuti, la gestione delle acque, il controllo dell’aria, l’efficienza energetica, la ricerca di fonti energetiche alternative, soprattutto legate al solare, alle biomasse e all’eolico.
Come Regione abbiamo anche sviluppato nel corso degli anni importanti politiche di sviluppo sostenibile che ci hanno permesso di raggiungere traguardi di grande rilievo.
Cito a titolo di esempio le eccellenti performance che abbiamo ottenuto in termini di registrazione EMAS e ISO 14.001 per quanto riguarda le imprese che operano nel nostro territorio. Questo nostro impegno verso il mondo delle imprese non si è limitato solo al versante dello sviluppo sostenibile, ma si è concentrato anche sul tema della semplificazione amministrativa e burocratica. Al riguardo, proprio nell’ambito delle mie competenze dirette, la Regione Emilia-Romagna ha approvato a fine 2011 una legge di semplificazione che introduce importanti e innovativi istituti di semplificazione, alcuni dei quali sono stati poi mutuati a livello nazionale. Tra i punti principali del provvedimento mi piace ricordare il divieto di chiedere a cittadini e imprese di presentare documentazioni già in possesso della pubblica amministrazione, l’aumento del ricorso al silenzio-assenso e un maggiore potere sostitutivo della Regione nei confronti di altri enti locali. Poi ancora: la restituzione degli oneri versati per un procedimento se i tempi si prolungano oltre i termini per colpa della pubblica amministrazione, agevolazioni di natura amministrativa e burocratica per le imprese certificate, evitando così “doppioni” in fatto di documentazione e oneri. Si tratta dei punti cardine della legge regionale in materia di semplificazione approvata, dopo un lungo confronto con le parti sociali. Di particolare interesse saranno gli effetti del divieto di chiedere a persone e imprese certificati già in possesso della pubblica amministrazione: non dovranno più essere i cittadini e i legali rappresentanti delle imprese a compiere pellegrinaggi tra diversi uffici pubblici, ma la pubblica amministrazione dovrà scambiarsi i documenti di cui già è in possesso con evidente riduzione dei costi (soprattutto in termine di tempo) per le persone.
Si tratta di una legge di metodo, nata da un grande confronto con le parti sociali e gli stessi enti locali ed ha riscosso il sostegno di un ampio schieramento di forze politiche: il nostro obiettivo è quello di ridurre tempi e costi della pubblica amministrazione per cittadini e imprese in modo da semplificare loro la vita, ma evitando anche derive deregolative che spesso nascono come risposta a una burocrazia ritenuta opprimente. Mi avvio pertanto alla conclusione nel sottolineare quanto sia importante e strategico per un territorio come il nostro poter contare su un’industria Responsabile, di qualità, innovativa, perché le conseguenze che ne derivano per il territorio stesso sono certamente positive per tanti aspetti: lavoro, occupazione, investimenti, innovazione, cultura e conoscenza. Questi per la nostra terra sono giorni drammatici: un grave sisma ha distrutto molte nostre comunità, ha ucciso persone, ha piegato ampi settori del nostro sistema produttivo. Ma, come ha più volte ricordato il Presidente Errani, ci risolleveremo più forti di prima. La Regione è in prima linea e voglio cogliere anche questa vostra riunione come un’occasione per ringraziare tutti quelli che si stanno adoperando per dare aiuto a chi ha avuto danni nel terremoto. Passata la fase dell’emergenza, del dolore, dovremo ricostruire. La Regione, in queste prime settimane, si è già fatta promotrice di importanti scelte di cui vi cito due esempi:
- abbiamo messo a disposizione delle Aziende Usl delle province colpite dal sisma ingenti risorse di liquità fresca per pagare i fornitori in modo da dare una boccata d’ossigeno al sistema produttivo, specie al settore del biomedicale e della sanità che tanti danni ha avuto dal sisma
- con l’assestamento di bilancio 2012 approvato lunedì scorso dalla giunta, abbiamo stanziato 47 milioni di euro propri della Regione, frutto di risparmi e della nostra compartecipazione alla lotta all’evasione fiscale alla luce di una legge regionale approvata lo scorso dicembre, per la ricostruzione. Vogliamo che le persone, le imprese e i territori possano riprendere il prima possibile una vita normale.
Vi ringrazio per l’attenzione.